L´Avis comunale di Castelfranco ha aperto con una mattinata all´insegna della “speranza” nelle nuove generazioni e nella ricerca la sua due giorni di celebrazioni per il 60° anniversario di fondazione.
Al teatro Accademico, il 26 settembre 2015, al convegno “Dalla raccolta del sangue alla terapia genica: oltre mezzo secolo di storia tra Avis ed emofilia” che ha dato voce a molti esperti del settore, si è ripercorsa la storia di oltre 40 anni dell´Ematologia dell´Ulss 8, fondata nel 1973 dal prof. Agostino Traldi, fino ai nostri giorni. E alla ricerca, soprattutto, che vede in corso alcuni progetti per la cura dell´emofilia: dalla ricerca genetica e prenatale all´impiego delle cellule staminali da donatori di sangue.
A sostenerli sono Ape (Avis Progresso Ematologico, che riunisce le 32 Avis del territorio dell´Ulss 8 con Avis Castelfranco capofila ed Avis provinciale Treviso), Lagev (Libera associazione genitori emofilici del Veneto) e Tes -Fondazione per la biologia e la medicina della rigenerazione (che ha partner Avis regionale e Avis provinciali del Veneto): tre sono condotti all´interno dell´Ematologia dell´ospedale di Castelfranco e altri presso l´Università di Padova e Belluno. E i risultati, come ben spiegato sia dal primario dell´Ematologia castellana, dott. Giuseppe Tagariello, che dalle due ricercatrici dott.sse Silvia Barbon ed Elena Stocco sono più che incoraggianti. Grazie al sostegno del volontariato si stanno facendo grandi passi in avanti in un campo che, si spera, un giorno potrebbe persino guarire definitivamente oltre che curare i malati di emofilia.
“Un nuovo modo di essere avisino – ha spiegato il presidente dell´Ape, Paolo Targhetta – perchè oltre a donare il sangue, oggi il donatore contribuisce alla ricerca”.
E a proposito di donatori, è interessante il dato reso noto dal presidente dell´Avis di Castelfranco, Diego Peloso, che conta già 90 giovani tra i 130 nuovi iscritti dall´inizio dell´anno “in gran parte appena 18enni e comunque sotto i 30 anni e con una percentuale ormai prossima al 50 per cento di donne”. In totale i donatori attivi a Castelfranco sono 1600, tra i quali un 10 per cento di origine straniera con tutti i cinque Continenti rappresentati (in testa Marocco e Paesi dell´Est).
Domenica 27 settembre è stata la volta della festa per il 60simo, con ritrovo al Palazzetto dello sport alle 8.30, sfilata in centro fino alla Chiesa della Pieve per la celebrazione religiosa alle ore 10 e premiazione dei tanti donatori che in città hanno raggiunto un numero considerevole di donazioni di sangue e plasma alle ore 11, in Teatro Accademico. A seguire il pranzo sociale all´Antica Postumia di Vedelago.