Passaggio di testimone alla guida dell’Avis comunale di Castelfranco Veneto: Pietro Cimador è il nuovo presidente della più grande associazione di volontariato della città.
67 anni, pensionato, succede al dott. Bernardino Spaliviero e rimarrà in carica per i prossimi quattro anni.
“Ringrazio il mio predecessore e il Consiglio Direttivo per la fiducia – le sue prime parole – cercherò di fare del mio meglio in uno spirito di collaborazione sia con tutti gli altri eletti sia con le altre Avis e associazioni del territorio”.
Vicepresidente durante il mandato Spaliviero, Cimador da tempo è impegnato nell’Avis cittadina, in particolare nelle attività di sensibilizzazione alla donazione e alla solidarietà nelle scuole superiori e nel seguire i ragazzi del Servizio civile. “Ci credo moltissimo e il crescendo di nuovi donatori tra gli studenti ci dimostra che stiamo percorrendo la strada giusta – sottolinea – perciò continueremo su questa linea e su iniziative per avvicinare i giovani anche attraverso lo sport, la musica…”.
Vicepresidente vicario è stato eletto Spaliviero, mentre sono tutte new entry gli altri collaboratori: Rosario Di Maggio (che ha svolto il Servizio Civile in Avis Castelfranco ed è poi rimasto nell’associazione) è il nuovo vice presidente, Antonio Eremita il segretario e Luca Marostica il tesoriere. Gli altri componenti eletti nel Direttivo sono: Chiara Coldebella, Vittorio Brugnera, Vittorio Oliosi, Stefano Fantinato, Diego Peloso, Michelangelo Oliosi, Laura Squizzato, Paolo Targhetta, Gabriele Vernile, Pio Bonin, Mara Peroni, Mario Maiorca, Maurizio Cesarato e Luciano Rizzolo.
Avis Castelfranco conta ad oggi quasi 1600 donatori volontari di sangue e plasma, con 136 nuovi donatori nell’anno 2024, per lo più giovani. In aumento la presenza femminile (il 38% dei soci), che si afferma ormai più numerosa sotto i 25 anni. I donatori di Castelfranco nel 2024 hanno contribuito alle necessità degli ammalati con 2794 donazioni tra sangue (1995) e plasma (799).
“Un’Avis in “buona salute”, come testimoniato anche dall’andamento degli ultimi quattro anni – ha spiegato in assemblea il presidente uscente Spaliviero – con un aumento complessivo delle donazioni del 13%, risultato dovuto ad un incremento dell’80% delle plasmaferesi rispetto al 2020”.